Commentario abbreviato:Ecclesiaste 6:3Capitolo 6 La vanità delle ricchezze, di una lunga vita e di una famiglia prosperosa Ec 6:1-6 Il poco beneficio che si ha nelle cose esteriori Ec 6:7-12 Versetti 1-6 Un uomo spesso ha tutto il necessario per godere nella carne; ma il Signore lo lascia così nella sua cupidigia o nella sua cattiva visione della vita, affinché si renda conto di non usare bene ciò che ha. In un modo o in un altro i suoi beni passeranno in mano altrui, e questo è vanità, una cattiva malattia. Una famiglia numerosa era un desiderio grande e di alto onore tra gli Ebrei, e vivere a lungo è il desiderio del genere umano in generale. Anche con queste prerogative un uomo non può essere in grado di godere delle sue ricchezze, della famiglia e della vita. Un tale uomo, in tutta la sua vita, appare essere nato senza un fine o uno scopo. E colui che è venuto alla luce solo per un momento per uscirne subito è da preferire a chi ha vissuto a lungo in mezzo alle sofferenze. Riferimenti incrociati:Ecclesiaste 6:3Ge 33:5; 1Sa 2:20,21; 2Re 10:1; 1Cron 28:5; 2Cron 11:21; Est 5:11; Sal 127:4,5; Prov 17:6 Dimensione testo: |